lunedì 24 agosto 2020

Ma è la mente! Altrimenti cosa?

 

Post n. 39     (Da: Le Scienze, Febbraio 2020)

 

Il Protozoo che reagisce in base alle esperienze

Anche un organismo unicellulare è in grado di prendere decisioni complesse. Oltre un secolo fa, lo zoologo Herbert Jennings aveva mostrato che il protozoo Stentor roesoli per sfuggire a una sostanza irritante nell'acqua, attua diverse strategie, che si succedono


secondo un ordine definito se le prime non funzionano: prima si piega lontano irritante restando fissato supporto a cui aderisce, poi cerca di allontanarlo ciglia, poi si contrae per schivarlo, e infine si stacca e nuota via. Lo studio però era stato accolto con scetticismo, tanto più dopo una fallita replicazione. Jeremy Gunawardena, biologo alla Harvard University, ha però notato alcune falle nella replicazione e ha ritentato l’esperimento con metodi più moderni, facendo decina di prove in cui variava il numero di protozoi e di stimoli irritanti. Come si legge sulle pagine «Current Biology» Gunawardena ha così mostrato che le risposte del protozoo variano davvero in base alle esperienze fatte, secondo un ordine gerarchico di massima. «Anche un organismo non neuronale sa elaborare le esperienze per prendere decisioni complesse. Ora si potrà studiare come fa», conclude il biologo. E c’è chi spera che questi studi aiuteranno anche a capire l’origine dei neuroni (GiSa

Penso che questo lavoro sia un ulteriore indizio che gli organismi unicellulari possiedono una mente, come illustrato in "Chimica prebiotica e origine della vita".



                                        Giovanni Occhipinti 



But it's the Mind! Otherwise what

 Post n. 39  English (da Le Scienze Febbraio 2020)

The Protozoan that reacts based on experiences

Even a single-celled organism is capable of making complex decisions. Over a century ago, zoologist Herbert Jennings had shown that the protozoan Stentor roeseli to escape an irritant in the water, implements various strategies, which follow one another


according to a defined order if the former do not work: first it bends away irritating while remaining fixed to the support to which it adheres, then tries to push it away lashes, then contracts to dodge it, and finally detaches and swims away. The study, however, was greeted with scepticism, especially after a failed replication. Jeremy Gunawardena, a biologist at Harvard University, however, noticed some flaws in replication and tried the experiment again with more modern methods, running dozens of tests in which the number of protozoa and irritating stimuli varied. As we read on the pages «Current Biology» Gunawardena thus showed that the responses of the protozoan really vary according to the experiences made, according to a general hierarchical order. «Even a non-neuronal organism can process experiences to make complex decisions. Now we can study how it does it », concludes the biologist. And there are those who hope that these studies will also help to understand the origin of neurons (GiSa).

I think this work is a further clue that single-celled organisms possess a mind, as illustrated in "Prebiotic Chemistry and the Origin of Life."

 

 

PREBIOTIC CHEMISTRY AND THE ORIGIN OF LIFE

Giovanni Occhipinti

New Edition


                                                                      Giovanni Occhipinti