Post n. 39 (Da: Le
Scienze, Febbraio 2020)
Il Protozoo che reagisce in base alle esperienze
Anche un organismo unicellulare è in grado di prendere decisioni complesse. Oltre un secolo fa, lo zoologo Herbert Jennings aveva mostrato che il protozoo Stentor roesoli per sfuggire a una sostanza irritante nell'acqua, attua diverse strategie, che si succedono
secondo un ordine definito se le
prime non funzionano: prima si piega lontano irritante restando fissato
supporto a cui aderisce, poi cerca di allontanarlo ciglia, poi si contrae per
schivarlo, e infine si stacca e nuota via. Lo studio però era stato accolto con
scetticismo, tanto più dopo una fallita replicazione. Jeremy Gunawardena,
biologo alla Harvard University, ha però notato alcune falle nella replicazione
e ha ritentato l’esperimento con metodi più moderni, facendo decina di prove in
cui variava il numero di protozoi e di stimoli irritanti. Come si legge sulle
pagine «Current Biology» Gunawardena ha così mostrato che le risposte del
protozoo variano davvero in base alle esperienze fatte, secondo un ordine
gerarchico di massima. «Anche un organismo non neuronale sa elaborare le
esperienze per prendere decisioni complesse. Ora si potrà studiare come fa»,
conclude il biologo. E c’è chi spera che questi studi aiuteranno anche a capire
l’origine dei neuroni (GiSa)
Penso che questo lavoro sia un
ulteriore indizio che gli organismi unicellulari possiedono una mente, come
illustrato in "Chimica prebiotica e origine della vita".
Giovanni Occhipinti